Anche quest’anno Montepescali, con il suo presepe monumentale, ha superato se stessa. Il piccolo borgo collinare che si affaccia sulla piana maremmana, da tempo immemorabile realizza ogni Natale un grandioso presepe che occupa più della metà della bellissima chiesa dedicata ai santi Stefano e Lorenzo. A realizzarlo sono gli Operai della Chiesa, un’antica istituzione risalente all’epoca in cui Montepescali era comune. Ogni anno un soggetto diverso; ogni anno uno stile nuovo; ogni anno un messaggio particolare.
Sabato 6 dicembre, festa di San Nicola a cui è intitolata la chiesa parrocchiale, la comunità ha celebrato solennemente l’Eucaristia col Vescovo Rodolfo, che ha donato il sacramento della Cresima a sette ragazzi, ha poi raggiunto la chiesa dei santi Stefano e Lorenzo per inaugurare ufficialmente il presepe 2014, che fino a quel momento è <top secret> per tutti. L’inaugurazione è come un piccolo rito: il presepe viene acceso, il coro parrocchiale esegue a cappella il canto <Viene il Signore, re della gloria>, un antico inno di Avvento, quindi la spiegazione del lavoro svolto. <Se la scenografia dello scorso anno – ha spiegato Fabiana, una delle autrici del presepe – rappresentava il mondo dei pescatori, dove Gesù ha vissuto la sua vita terrena, quest’anno abbiamo voluto rispecchiare la tradizione del Natale, la preghiera, quelle emozioni che il Natale suscita ancora. Rivolgendo lo sguardo sul presepe si nota che le abitazioni siano chiuse, deserte: c’è solo un unico personaggio, voltato di spalle, incurante di quel che sta per accadere: la nascita del Signore. Il significato che abbiamo voluto evidenziare è il senso di indifferenza, di vuoto di smarrimento di buio, di tenebre che spesso avvolge l’uomo nel suo vivere quotidiano. L’attenzione però viene subito catturata dal quadro dell’annunciazione: Dio viene nel mondo per illuminare il suo cammino. Tante sono le cose che mutano nel tempo, ma il bisogno di pace e di amore che il presepe ci trasmette non conosce tramonto. Il nostro augurio è che la luce di Cristo raggiunga tutti col suo calore>. Il vescovo ha ringraziato la comunità di Montepescali per la testimonianza di fede che offre anche attraverso la realizzazione del presepe monumentale e si è soffermato su un particolare: nella scena rappresentata c’è un’edificio diroccato: <Ecco – ha sottolineato – forse le nostre case chiuse, serrate non offrono sempre sicurezza al cuore… C’è bisogno di aprirle all’incontro con Dio, che entra nella nostra realtà così come è>. Il presepe resterà aperto per il tempo di Avvento e per tutte le festività natalizie.