Dalla Regione un milione e 400mila euro per la ristrutturazione della casa dello studente

Importante passo avanti per la nuova sede Caritas

Il tassello che mancava, quello decisivo per concretizzare il sogno di una nuova sede della Caritas diocesana di Grosseto nella casa dello studente, è arrivato. Martedì 24 marzo il consiglio regionale della Toscana ha approvato, tra le variazioni del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, lo stanziamento di un contributo straordinario di 1 milione e 400mila euro per la ristrutturazione della struttura alla cittadella dello studente.

Il contributo, di cui è autorizzata la spesa già per l’anno 2015, viene concesso alla Provincia “previa stipula – è scritto all’art. 67 quinquies della legge – di specifico accordo” con la stessa amministrazione provinciale di Grosseto e con la diocesi.

I dettagli sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a cui sono intervenuti il vescovo Rodolfo, il direttore della Caritas diocesana don Enzo Capitani ed Emilio Bonifazi, in qualità di sindaco di Grosseto e di presidente della Provincia. In sala anche il vice sindaco del capoluogo Paolo Borghi.

“E’ stato raggiunto un obiettivo fondamentale – commentano il vescovo Rodolfo Cetoloni e il direttore della Caritas diocesana, don Enzo Capitaniche sigilla l’impegno assunto mesi fa dalle istituzioni pubbliche per consentire il pieno recupero della casa dello studente per farne non solo un luogo di servizio alle forme più svariate di povertà vecchie e nuove, ma anche un luogo educante, in grado di accogliere i giovani che in numero consistente gravitano sulla cittadella a motivo dei loro studi, perché trovino negli spazi Caritas l’ascolto, l’accoglienza, gli spazi adatti ad un percorso di formazione e crescita alla solidarietà, alla inclusione, alla attenzione rinnovata al territorio e alle sue fragilità. La cifra messa a disposizione è significativa e può essere immediatamente impiegata, permettendoci di imboccare in tempi brevi un percorso positivo

 

Il vescovo ha voluto ringraziare le istituzioni e in esse “le persone che fattivamente si sono impegnate, dimostrando attaccamento, dedizione e sensibilità. Il mio desiderio è che questo metodo di lavoro insieme possa continuare e che esso ci permetta di progredire velocemente verso il recupero della casa dello studente. Presto, bene ed in piena trasparenza, perché il bisogno non può aspettare”.

Il sindaco Bonifazi, a proposito del contributo a fondo perduto erogato dalla Regione Toscana, ha parlato di “un altro tassello del percorso avviato per trovare risposte pratiche ad una esigenza del territorio. Il progetto della Caritas c’è, le risorse pure, a questo punto occorre procedere con l’accordo di programma e investire al meglio le risorse arrivate”.

Don Enzo Capitani ha lanciato un messaggio: “Vorrei che la solidarietà si propagasse per contagio, soprattutto verso le nuove generazioni. Ecco perché è bello e significativo che la futura sede della Caritas sia alla cittadella dello studente, in mezzo ai ragazzi che ogni giorno vanno a scuola e mi piacerebbe che la struttura prendesse il nome di cittadella della solidarietà. Oggi avverto anche da noi una frammentazione molto forte, la crisi sta generando diffidenza, paura… Va bene la richiesta di sicurezza, ma vorrei che il nostro occhio si posasse, più che sulle cose, sulle persone, per saperci prendere cura di chi ci sta accanto”.

Le tappe e il progetto

Il 12 settembre 2014, con la firma della convenzione con la Provincia, la Diocesi di Grosseto si è aggiudicata formalmente la Casa dello studente fino al 2027, al termine dell’iter avviato dall’amministrazione provinciale per individuare un soggetto no profit interessato al recupero dell’immobile, da tempo in stato di abbandono, garantendone una funzione sociale a servizio della collettività. La selezione è stata molto impegnativa e alla fine la Diocesi ha ottenuto l’aggiudicazione avendo presentato un progetto, che ha superato la valutazione dell’apposita commissione amministrativa chiamata ad analizzare l’ipotesi di gestione, e della commissione tecnica in merito allo studio di fattibilità relativo ai lavori da realizzare. Quindi la giunta provinciale ha deliberato di assegnare la concessione.

Il 20 ottobre scorso la consegna delle chiavi alla Caritas.

Il progetto, curato dall’architetto Antonio Cappelli, pur essendo alla sua fase preliminare, ha già le idee di fondo ben definite. La casa dello studente è, infatti, un immobile di oltre 2mila metri quadri fra interni (distribuiti su quattro piani) e  giardino esterno. Di certo nella struttura troveranno posto tutti i servizi Caritas (centro di accoglienza, centro di ascolto, emporio della solidarietà, mensa) oggi distribuiti su più sedi, ma anche nuovi servizi di emergenza per i poveri e piccoli appartamenti (come già esistono in via Emilia e via Goldoni) per l’accoglienza temporanea di famiglie in difficoltà inserite nell’innovativo progetto “Famiglie solidali” che, partito a Grosseto, è diventato progetto-pilota per la Caritas nazionale.

Ma altrettanto importanti saranno le attività formative che la Caritas potrà sviluppare anche con l’obiettivo di recuperare la funzione originaria dell’immobile e interagire sempre di più con le aspettative del territorio, a partire dai giovani, ai quali la Caritas desidera offrire spazi di crescita e punti di contatto (laboratori e quant’altro), potenziando quel che già esiste, a partire dal servizio civile e dalle esperienze di volontariato di molti studenti (oltre cinquanta ogni anno) grazie alla collaborazione con l’ufficio scuola della Diocesi.

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