L'esperienza di un anno è rivolta ai giovani tra i 18 e i 28 anni. Domande entro il 28 settembre

“Incontro ai poveri-Grosseto”: 4 posti disponibili in Caritas per il servizio civile universale

Caritas apre di nuovo le sue porte ai giovani, perché possano vivere l’esperienza altamente formativa del servizio civile.

Il 20 agosto 2018 il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha emanato un Bando nazionale volontari per la selezione di quasi 29mila giovani da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero.
Caritas Italiana vede finanziati 199 progetti in Italia, per un totale di 1.398 posti, e 6 progetti all’estero per 42 posti. Tra i 199 progetti in Italia c’è anche quello, per 4 giovani, denominato “Incontro ai poveri-Grosseto”, elaborato dalla Caritas diocesana di Grosseto, che ormai da molti anni, senza soluzione di continuità, permette a ragazzi disposti a spendersi per vecchie e nuove povertà, di vivere un’esperienza forte di contatto con differenti forme di fragilità e di bisogno.

Il termine ultimo per presentare domanda di selezione è il 28 settembre 2018 entro le ore 18 in caso di consegna a mano.

Il Servizio civile ha una durata di 12 mesi. L’attività per i progetti ordinari prevede un impegno settimanale non inferiore alle 30 ore settimanali.

Inoltre il Servizio civile offre: almeno 80 ore di formazione, crediti formativi, attestato di partecipazione al Servizio civile, riconoscimento e valorizzazione delle competenze acquisite, valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione e può valere come titolo di preferenza riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale (riscattabile).

I giovani selezionati percepiranno un assegno mensile di 433,80 euro.

Coloro che fossero interessati dovranno presentare domanda presso la sede Caritas, in via Alfieri 11, a Grosseto. Le domande possono essere presentate a mano, oppure inviate a mezzo posta con raccomandata A/R, oppure possono essere inviate con PEC (Posta Elettronica Certificata, intestata a chi presenta la domanda). Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle indicate non saranno prese in considerazione. In particolare, non saranno accolte le domande inviate via e-mail o via fax. Le domande inviate all’indirizzo PEC saranno accettate solo se provenienti da un indirizzo PEC intestato all’aspirante volontario.

Per presentare domanda occorre essere cittadino italiano o di un paese dell’Ue, o, infine, cittadino non comunitario regolarmente soggiornante in Italia; avere un’età compresa fra i 18 e i 28 anni alla data di presentazione della domanda; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Acclusa alla domanda va inserita copia del documento di identità in corso di validità.

Non possono presentare domanda i giovani che abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista; abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi.

Tutte le informazioni tecniche sul Bando sono disponibili sul sito del Servizio Civile Nazionale (http://www.serviziocivile.gov.it/).

“Il servizio civile – commenta il vice direttore di Caritas, Luca Grandi, che da anni coordina i giovani selezionati in Caritas – anno dopo anno si conferma una grande opportunità di crescita personale e del senso civico. Aiuta un giovane a sentirsi parte della comunità misurandosi con le forme di sostegno alle sempre più numerose forme di disagio, fragilità e povertà che non risparmiano neppure il nostro territorio. Non sono, insomma, mesi di parcheggio in attesa di un futuro migliore, ma spesso si rivelano mesi decisivi per capire che esiste una parte di città, sommersa e invisibile, che pure grida per il peso della sofferenza quotidiana. I giovani selezionati saranno impegnati settimanalmente in tutti i servizi di Caritas: dall’Emporio al centro di accoglienza; dal centro di ascolto all’aiuto ai minori accolti dall’Istituto Santa Elisabetta. Questo per aiutarli a toccare con mano che la povertà ha tanti volti”.

 

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