La 17enne grossetana ha già raggiunto l’antico borgo alle porte di Arezzo per inserirsi in questa importante realtà del nostro Paese dove studenti provenienti da tutta Italia trascorrono un anno scolastico davvero speciale

La studentessa del “Chelli” Simona Trusendi selezionata per il quarto anno di eccellenza liceale a Rondine-Cittadella della pace

A distanza di due anni un altro studente dei licei paritari Chelli è stato selezionato da “Rondine-Cittadella della pace” per vivere l’esperienza del quarto anno di eccellenza di liceo. Nel 2019 il primo grossetano a varcare le porte di Rondine fu Giovanni Cerboni, studente di liceo classico (ha sostenuto la maturità a giugno uscendo con 100 e ora si appresta ad iniziare l’università a Venezia). Quest’anno la studentessa Simona Trusendi, 17 anni, anche lei del classico. La giovane grossetana ha già raggiunto l’antico borgo alle porte di Arezzo per inserirsi in questa importante realtà del nostro Paese – nel 2015 candidata al premio nobel per la pace – dove studenti provenienti da tutta Italia trascorrono un anno scolastico davvero speciale, perché accanto allo studio delle materie curriculari, vivono percorsi educativi interni ed esterni alla classe, aspetti della vita quotidiana nel Borgo, percorsi di team building, gestione dei conflitti, dialogo interculturale e interreligioso. E’ il metodo Rondine, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e che, maturato dall’esperienza dello studentato internazionale – World House – di Rondine, viene applicato al percorso formativo degli adolescenti, che si trovano ad affrontare il più importante conflitto della vita: la ricerca della propria identità nel passaggio dall’infanzia all’età adulta, “terra ignota” che incute timore.

La mattina dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.20 alle ore 13.35, per un totale di 30 ore settimanali, gli studenti fanno lezione seguendo i programmi ministeriali delle discipline comuni a tutti e tre gli indirizzi liceali (classico, scientifico e scienze umane) e delle materie specifiche per indirizzo. Qui entra in gioco il Metodo Rondine e la didattica innovativa, perché gli studenti sono coinvolti, ad esempio, in lettura e attualizzazione delle discipline curricolari per capire come trasformarle in competenze utili nel quotidiano; o nel percorso Ulisse pomeridiano: 300 ore di formazione con esperti e docenti universitari sui temi dell’attualità.

“Sono molto emozionata – racconta Simona Trusendiperché è un’esperienza che ho desiderato e cercato e di cui sento di aver bisogno per la mia crescita. Inizialmente – prosegue – a colpirmi è stata l’opportunità di vivere un anno scolastico insieme a ragazzi provenienti da tutta Italia e lì di poter conoscere altri giovani di varie zone del mondo che vivono l’esperienza dello studentato internazionale. Mi piaceva: sentivo che poteva essere un’occasione per mettermi in gioco. Poi è subentrata anche una consapevolezza in più, perché ho “studiato” cos’è Rondine, l’idea che ne è a fondamento, i progetti, l’idea del conflitto come un’occasione per starci dentro e costruire la pace. Tutto questo mi ha molto impressionata, perché ho avvertito che quel che ho intuito si accordava con le mie idee e con ciò che cerco nella vita. Ho capito che quello è il posto giusto per me. Sono felice di essere stata selezionata”.

Per il liceo Chelli la soddisfazione di confermare la validità del percorso formativo offerto ai ragazzi. “Il nostro modo di essere e fare scuola – dice la preside Paola Biondopoggia su alcuni capisaldi che gli studenti possono ritrovare anche a Rondine e che sintetizziamo nell’impegno a introdurre un ragazzo alla realtà tutta intera, fornendogli quegli strumenti critici necessari per guardare con consapevolezza a ciò che accade. Già con Giovanni Cerboni l’esperienza del quarto anno di eccellenza è stata un’opportunità per tutta la scuola, siamo pertanto molto fieri che un’altra nostra studentessa sia stata selezionata e che si accinga a vivere questa esperienza, che si riverbererà sul Chelli. Buon cammino a Simona!”

La puntata di Dentro i nostri giorni del 7 luglio 2020 in cui Giovanni Cerboni racconta la sua esperienza del quarto anno di eccellenza a Rondine
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