Nel pomeriggio di domenica la solenne celebrazione di ingresso

Misericordia e silenzio: le parole del nuovo parroco del Crocifisso, don Jarek, alla sua nuova comunità

Misericordia e silenzio, verità e amore. Sono le che don Jarek Migus, nuovo parroco del SS. Crocifisso, a Grosseto, ha affidato alla sua nuova comunità per “iniziare il nostro cammino insieme”.

Domenica pomeriggio, in una chiesa gremita di fedeli giunti anche dalla parrocchia di san Lorenzo nella Cattedrale dove don Jarek ha speso tredici anni del suo ministero, il vescovo Rodolfo ha presieduto la Messa solenne per l’insediamento del nuovo parroco.

Una liturgia ricca di gesti e di segni, che hanno aiutato a solennizzare il momento e ad entrare meglio nel significato del ministero di parroco e nei compiti che lo attendono.

Numerosi i sacerdoti concelebranti; tra loro anche p. Gian Mario Radaelli, superiore generale dei Padri Dottrinari, che per quarant’anni ha servito la parrocchia del SS. Crocifisso. Presente anche una rappresentanza della comunità polacca, terra che ha dato i natali a don Jarek. Dagli amici polacchi egli, alla fine della celebrazione, ha ricevuto in dono un bellissimo cesto di rose bianche e rosse, i colori della Polonia, e l’esecuzione del canto in lingua polacca, che ha concluso la Messa.

Il Vescovo nella sua omelia ha voluto prima di tutto dire grazie ai Dottrinari, per i 40 anni nella chiesa del Crocifisso “costruita pastoralmente da loro”, ha detto. Poi la comunità parrocchiale “che accoglie, fa casa, apre il suo cuore a Jarek”, e la parrocchia del Duomo, che ha accettato di privarsi di un sacerdote.

Il Vescovo ha anche sottolineato la bellezza del fatto che il ministero di parroco di don Jarek, che ha scelto per l’occasione l’immagine di “Gesù Misericordioso” a lui cara da sempre, coincida con l’annuncio, dato in tutte le parrocchie della Diocesi, dell’Anno Santo della Misericordia.

Al nuovo parroco, mons. Cetoloni ha raccomandato la preghiera, la Parola e la consapevolezza, che dà gioia, di avere su di sé lo sguardo di Gesù: “Tu e la tua comunità sentite su di voi questo sguardo fisso pieno di amore da parte di Gesù, il Crocifisso, Colui che amò i suoi e li amò sino alla fine. Se si coglie qiesto sguardo la strada è dritta: ci sono i limiti, ci sono i nostri peccati, ci sono le debolezze, ma nessuna di esse può impedirci di essere in quella bellezza della salvezza che solo Dio può compiere”.

All’inizio della celebrazione è stata data lettura, dal vicario generale della Diocesi don Desiderio Gianfelici, del decreto di nomina, mentre un parrocchiano ha rivolto un indirizzo di saluto al Vescovo e a don Jarek. Quindi il nuovo parroco ha asperso con l’acqua benedetta tutta l’assemblea, ha baciato e incensato l’altare. Dopo l’omelia del Vescovo, il rito è proseguito con il rinnovo delle promesse sacerdotali, la professione di fede e la firma dei verbali e il gesto, molto bello, della processione verso i luoghi del ministero: la porta della chiesa, il fonte battesimale, il confessionale, il tabernacolo. Al termine della liturgia, il Vescovo ha consegnato a don Jarek la sede presidenziale, da dove d’ora in poi guiderà l’assemblea parrocchiale.

Sul finire della Messa ha portato il suo saluto anche il superiore generale dei Dottrinari, che ha usato due parole: grazie e scusa. Grazie alla Chiesa di Grosseto per i 40 anni di cammino, alla parrocchia del Crocifisso, a tutti i sacerdoti. E poi “scusate” per la sofferta decisione di ritirare la presenza dei Dottrinari da Grosseto. E citando il cardinal Ballestrero, ha detto: “Amici del Crocifisso, Cristo rimane! Questa è la nostra certezza; il resto è tutto un di più”.

Omelia del Vescovo

Saluto della comunità parrocchiale e di don Jarek

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