Lavoro promosso dalla Diocesi col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e curato dall'architetto Barbara Fiorini

“Oltre il Duomo”, accanto alla mostra anche una pubblicazione

Una rilegatura e un formato eleganti; grafica asciutta e attraente insieme; foto e immagini a colori, che mettono in risalto il valore dell’opera. E’ “Oltre il Duomo”, la pubblicazione promossa dalla Diocesi con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, curata dall’architetto Barbara Fiorini.

Il volume arricchisce la mostra, dallo stesso titolo, inaugurata nel pomeriggio di sabato 8 giugno al museo archeologico e d’arte sacra della Maremma. Una mostra di straordinario valore storico per la città di Grosseto, un evento culturale di respiro, che abbraccia diverse zone del territorio: Grosseto, museo archeologico e d’arte della Maremma, Cattedrale, Vano ipogeo, La via dei pozzi e delle cisterne, Museo di Storia Naturale della Maremma, MuseoLab, Giardino dell’Archeologia; Roselle: Area Archeologica; Alberese: Centro visite del parco e Abbazia di San Rabano (presso il Parco Regionale della Maremma).

Una mostra per vedere che cosa? In primo luogo tutti i materiali recuperati all’interno del vano ipogeo e del pozzo di butto profondo quasi dieci metri, scoperti sotto la cattedrale di San Lorenzo una decina di anni fa durante alcuni lavori per il risanamento delle sacrestie aggredite dall’umidità. Una volta restaurati, i reperti sono tornati al loro originario splendore. Si tratta di oggetti in ceramica, ferro, vetro, reperti botanici e faunistici, tre sigilli di piombo, monete, dadi di osso, uno scarabeo, recipienti da conserva e dispensa, anforette di scuola senese, olle, maioliche monocrome o con rivestimenti in stagno e piombo, catini, scodelle e un bellissimo esemplare di zaffera a rilievo di produzione fiorentina. Oggetti che raccontano lo stile di vita e la quotidianità della Grosseto di XV secolo. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio.

La pubblicazione “Oltre il Duomo” completa e approfondisce quanto si può ammirare nella mostra.

Si tratta di un accurato lavoro di ricostruzione storica e non solo, edito da Effigi. Il volume si compone di tre parti. Nella prima viene approfondito il significato anche teologico della cattedrale, con contributi, tra gli altri, di Manlio Sodi, docente presso l’Università Pontificia Salesiana; Barbara Fiorini, che racconta le fasi dello scavo del vano ipogeo; Carlo Citter; Maura Mordini. Nella seconda parte ci si sofferma più specificamente sullo scavo del pozzo, mentre la terza è incentrata sulla valorizzazione di quanto recuperato dallo scavo. Un volume davvero ricco e utile per approfondire un pezzo di storia, soprattutto abbinandolo ad una visita alla mostra.

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