Un sussidio agevole e curato per aiutare i fedeli che, singolarmente o in gruppo, attraversano la Porta Santa della Misericordia in Cattedrale. L’ha preparato l’ufficio liturgico diocesano come aiuto e guida nella preghiera.
Il sussidio suddivide il rito del passaggio della Porta Santa in quattro momenti. Il primo da vivere dinanzi alla Porta stessa: il fedele è invitato ad un momento di lode, alla recita del Salmo 121 (“Quale gioia quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore!”) e ad alcune invocazioni di misericordia.
Il secondo momento riguarda proprio il passaggio della Porta Santa, segno di Cristo, il quale dice di sé: “Io sono la porta”. I fedeli sono invitati, se possibile, ad inginocchiarsi per qualche istante sotto la Porta Santa come segno di gratitudine ed adorazione.
Nel terzo momento il fedele è chiamato a fare memoria del Battesimo recandosi dinanzi al fonte battesimale, nella navata sinistra della Cattedrale, segnandosi con l’acqua benedetta e recitando il Simbolo apostolico.
Sono, poi, l’altare del SS. Sacramento e il Crocifisso i segni del quarto momento. Dopo essersi inginocchiati in adorazione, ai fedeli è proposta la lettura di alcuni versetti del Vangelo di Marco, tratti dai capitoli 15 e 16 e a recitare la preghiera per il Giubileo composta da Papa Francesco.
Il momento conclusivo è davanti all’altare della Madonna delle Grazie, dinanzi alla cui immagine ogni fedele è chiamato a pregare con una decina del Rosario secondo le intenzioni del Santo Padre. Quindi, a conclusione del pellegrinaggio ogni pellegrino loda la Trinità per il passaggio della Porta Santa, attraverso il Te Deum.
Il sussidio si completa con un’appendice relativa alle indulgenze e sulle condizioni necessarie per poter dire di aver effettivamente compiuto il gesto giubilare e aver ricevuto l’indulgenza.
I sussidi sono collocati all’ingresso della Porta Santa e saranno distribuiti anche nelle parrocchie, per dare modo a tutti i fedeli di usufruirne nel loro pellegrinaggio individuale o comunitario.