Ecco come aderire

Presepiamoci 2.0 e “Presepiamo i social challenge!”: la famiglia francescana di Santa Lucia promuove i presepi con due iniziative “a distanza”

Raccogliendo l’appello del Vescovo a fare i presepi come segno del Natale del Signore, la famiglia francescana di Santa Lucia – fedele alla tradizione del francescanesimo – ha pensato a due iniziative che, pur nelle limitazioni di questo tempo, potessero comunque parlare del Natale cristiano.

La prima è il riadattamento di un’iniziativa che va avanti da dodici anni: “Presepiamoci”, la rassegna dei presepi nelle case. Se l’emergenza sanitaria non consente, come nel passato, di andare a visitare, casa per casa, i presepi realizzati da ragazzi e adulti iscritti alla rassegna, saranno i presepi a bussare alla porta della parocchia.ù

“Di solito – dicono gli organizzatori – ogni anno, nel periodo delle vacanze di Natale, visitavamo, di casa in casa, i presepi dei ragazzi o adulti che si erano iscritti alla nostra rassegna, per poi concludere con un pomeriggio di festa. Quest’anno non sarebbe possibile ripetere questa modalità, per cui abbiamo provato a riadattarla». Come? «Stiamo chiedendo ai bambini, ai ragazzi, ma anche agli adulti della Parocchia di scattare una foto del loro presepe, accompagnata da un pensiero su cosa sia per loro il Natale. Foto e pensiero dovranno essere inviati, entro il 23 dicembre alla email: parrocchiasluciagr@gmail.com. Via, via che arriveranno, le foto saranno pubblicate sulla pagina facebook e sul profilo instagram della Parrocchia e poi, dopo l’Epifania, faremo un momento di premiazione. Speriamo in presenza”.

L’altra iniziativa legata al presepe è nata dalla fantasia della Gioventù Francescana. Si intitola “Presepiamo i social challenge!”. Col desiderio di accorciare le distanze fisiche, la Gifra chiede alle famiglie, ma anche a gruppi di amici, gruppi di catechismo, gruppi giovanili, a chi vuole insomma, di fare un presepe vivente online, da condividere sui social con l’hashtag #presepiamoisocial e taggando Gifra Grosseto!

“È un momento –spiegano i giovani – pensato per condividere la preparazione del presepe anche se fisicamente “lontani”. Aspettiamo con gioia i personalissimi presepi di tutti”.

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