Il vescovo Rodolfo ha visitato i banchi del mercato di "Campagna Amica" e tutti gli uffici dell'associazione agricola

Protocollo Coldiretti-Caritas per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari e contro la cultura dello spreco

Se la “cultura dello scarto” di cui papa Francesco parla anche nell’enciclica Laudato si’ è diventata a tal punto permeante, da farci dimenticare quanto la terra, coi suoi cicli e le sue colture, sia la “madre” per tutti gli uomini, occorre che siano gli uomini, con azioni concrete, a ribaltare la logica che oggi lascia troppi ai margini e “spreme” la natura fino a farla rivoltare contro di noi.

Un piccolo seme è stato gettato quest’oggi a Grosseto con la firma del protocollo d’intesa tra Coldiretti Grosseto e Caritas, con l’obiettivo di educare alla cultura del dono (condividere per moltiplicare) come “scelta preferenziale da praticare”.

Coldiretti ha una lunga storia fatta di battaglie per la difesa di generazioni di uomini e di donne coltivatori della terra (a partire dalla previdenza agricola), ispirandosi alla dottrina sociale della Chiesa e da anni ormai è impegnata non solo nella valorizzazione del made in Italy, ma anche della cosiddetta filiera corta e dei prodotti a km zero. In quest’ottica si è rinnovata anche la collaborazione con la diocesi di Grosseto, che si è concretizzata nel protocollo siglato nella sede dell’associazione dal vescovo Rodolfo e dal presidente Francesco Viaggi.

Grazie a questo atto Coldiretti si impegna ad individuare tra i propri aderenti quelle aziende che si possono impegnare fattivamente nella lotta allo spreco attraverso azioni concrete di riduzione e/o ridistribuzione delle eventuali eccedenze da mettere a disposizione di Caritas per l’attività quotidiana della mensa. Non solo, ma la collaborazione si estenderà anche al servizio dell’Emporio della solidarietà, attraverso l’individuazione di aziende associate a Coldiretti che possano donare e/o vendere a prezzi calmierati prodotti come pasta, riso, olio, farina, latte, pelati, legumi, carni, pelati, conserve, oltre a frutta e verdura, così da garantire una continuità di prodotti negli scaffali del “market della solidarietà” di via Pisa, dove oltre 100 famiglie hanno la possibilità di fare gratuitamente la spesa. Da parte sua Caritas si impegna a favorire iniziative legate alla educazione a nuovi stili di vita.

“Con questo protocollo – ha sottolineato il presidente di Coldiretti, Francesco Viaggi – prolunghiamo quel servizio sociale che l’agricoltura svolge per il Paese”.

Il vescovo Rodolfo, osservando il dipinto che abbellisce la parete della sala dove è stato siglato l’accordo e che è un inno alla natura con i versi iniziali del Cantico delle Creature, si è allacciato all’enciclica del Papa e al tema della custodia della casa comune “dentro la quale – ha detto – c’è il creato con tutte le sue creature e c’è l’uomo. Non ci può essere vera ecologia – ha sottolineato – se non è integrale, se cioè non tiene conto dei poveri: solo così potremo non andare contro l’uomo”.

Soddisfatto anche il direttore di Coldiretti, Andrea Renna, che non solo ha sottolineato i “molti temi” contenuti in Laudato si’ che “sono intimamente legati alla nostra identità associativa”, ma ha pure evidenziato come il protocollo con Caritas segna “il punto di ulteriore rilancio dei rapporti con la Chiesa locale per nuove collaborazioni. A partire dalla celebrazione della prossima giornata del ringraziamento a novembre”.

La firma del protocollo è stata l’occasione per il vescovo Rodolfo per visitare gli uffici della sede centrale di Coldiretti, con tutti i suoi collaboratori, e anche i banchi degli agricoltori di “Campagna Amica” che il martedì e il sabato vendono i loro prodotti a km zero nell’area di via Roccastrada e negli altri giorni della settimana realizzano il mercato anche negli spazi di varie parrocchie della città (Cottolengo, Sacro Cuore, San Francesco). Il vescovo si è intrattenuto con gli agricoltori, ricordando le origini della sua famiglia intimamente legate alla terra, nella Val d’Ambra, e ha augurato a tutti un proficuo lavoro.

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