Si conclude il percorso promosso dalla Caritas diocesana nell'ano giubilare in collaborazione col Polo Bonfanti di Loppiano

Sabato 29 ottobre ultima lezione per la scuola “Economia e Comunità”

Giunge al termine la scuola “Economia e Comunità”, promossa dalla Diocesi attraverso la Caritas, come una delle proposte di formazione nell’anno giubilare della misericordia. Sabato 29 ottobre è in programma in quinto e ultimo modulo del percorso realizzato in collaborazione col Polo Bonfanti di Loppiano, primo Polo europeo e punto di convergenza per oltre 200 aziende italiane che aderiscono al progetto di Economia di comunione.

Direttore scientifico della scuola è il prof. Luigino Bruni, economista, docente alla Lumsa di Roma e all’Istituto universitario Sophia di Loppiano, saggista, scrittore, editorialista di Avvenire.

Tema del modulo: “Responsabilità sociale dei cittadini, delle banche e delle imprese”

Le lezioni si terranno, come di consueto, nell’aula formativa dell’associazione L’Altra Città, in via Alfieri 5/A. I lavori mattutini avranno inizio alle 10 fino alle 13; nel pomeriggio lezione dalle 15 alle 18.

Nella prima parte della giornata Francesco Naso, dell’associazione Economia e Felicità, movimento SlotMob, terrà una lezione su: “I riduzionismi dell’azzardo, la risposta dell’economia civile attraverso la democrazia economica”.

All’inizio della mattinata porterà il suo saluto il vescovo Rodolfo, mentre intorno alle 12 in collegamento skype il prof. Bruni.

La lezione pomeridiana sarà affidata a Carlo Cefaloni (Città Nuova) e sarà dedicata al tema: “Per una finanza ed economia disarmata. Forza e fragilità della società civile attiva e responsabile”.

Il filo conduttore che ha fatto da sfondo all’intero percorso è stato quello di formare laici ad un nuovo approccio con l’economia, anche su un territorio circoscritto come quello di Grosseto. Proprio per questo è sembrato utile avviare un percorso che, mettendo insieme donne e uomini di buona volontà, credenti e non, possa far germogliare qualche risposta inedita.

“Anche per questo – dice il direttore di Caritas, don Enzo Capitanil’iniziativa è stata lanciata nell’anno della misericordia, perché il Giubileo, ogni Giubileo, è ripresentato come il tempo della ricomposizione di tutto ciò che è stato ferito, graffiato, deturpato dal peccato, dall’ingiustizia e dalla dimenticanza. Il Vescovo ha più volte sottolineato quanto sia importante favorire occasioni di incontro tra la Chiesa e la comunità locale perché, partendo dai temi dell’economia civile, si possano elaborare risposte concrete ai bisogni che intravediamo sul territorio”.

“Per la Diocesi – commenta il Vescovo Rodolfoquesta scuola è stata un investimento sulla speranza”.

Da aprile, inizio del percorso, ad oggi, si sono alternati dietro la cattedra docenti come l’economista Stefano Zamagni, Giuseppe Argiolas, Tommaso Reggiani, mentre gli “allievi” hanno superato le 30 unità provenendo dall’associazionismo, dalle professioni, dal volontariato e dal terzo settore.

La scuola è stata possibile grazie al sostegno finanziario di Banca della Maremma e delle cooperative Uscita di sicurezza, Solidarietà è Crescita e dell’associazione e della fondazione L’Altra Città.

condividi su