La Scuola Permanente dell’Abitare, in occasione della Settimana della Bellezza (15-24 ottobre 2016) promossa dalla Diocesi con il quotidiano Avvenire, la rivista Luoghi dell’Infinito e Fondazione Crocevia e in coorganizzazione con la Città di Grosseto, presenta il progetto “DiSEGNARE IL PAESAGGIO”: mostre e dibattiti per approfondire le dinamiche di trasformazione del territorio, dell’ambiente naturale e costruito visto da differenti angolazioni e prospettive.
Il progetto si avvale del supporto della Fondazione Bertarelli e di Collemassari.
Sabato 15 ottobre alle 19.30, al Cassero Senese, si inaugurano le mostre “Edoardo Milesi. DiSEGNARE IL PAESAGGIO”, “Mauro Davoli. Mirabilia Naturae” e “Andrea Mastrovito. Nel segno della Misericordia”, a cura di Giovanni Gazzaneo.
Le mostre resteranno aperte fino al 15 novembre dalle 16 alle 20 e al mattino su prenotazione
“Edoardo Milesi. DiSEGNARE IL PAESAGGIO” (Fortezza Museo del Cassero Senese) è un excursus di venticinque progetti realizzati in Maremma dal 1999 a oggi che hanno portato alla rinascita del territorio più povero della Toscana Meridionale grazie a luoghi del lavoro, come la Cantina di Colle Massari, a luoghi della fede, come il monastero di Siloe e a luoghi della cultura, come Auditorium Fondazione Bertarelli. Molti di questi progetti sono contenuti nel PRUSST-Programma di Recupero Urbano e Sviluppo Sostenibile sul Territorio, redatto nel 1999 su incarico del Comune di Cinigiano e premiato dal Ministero degli Interni con un finanziamento della Comunità Europea. I lavori di Edoardo Milesi mettono in evidenza un sistema di collaborazione tra il pubblico e il privato, dove garante degli interessi di entrambe le figure è solo il progetto, sostenibile in tutti i suoi aspetti, urbanistico, economico e ambientale, mediante una pianificazione strategica di marketing territoriale e un rapporto serrato tra infrastrutture e trasformazione del territorio.
Mauro Davoli (Casette Cinquecentesche Cassero Senese) negli scatti fotografici di “Mirabilia Naturae” presenta frammenti di quotidianità, doni di natura o del lavoro dell’uomo, fiori recisi di fresco, conchiglie raccolte nei mari di ogni dove, libri e piccoli oggetti, testimoni silenti di secoli di convivi, chiacchierate, silenzi, sguardi. Una bellezza che si mostra in forma pura, assoluta e umile insieme, e che rispecchia l’interiorità del mondo e della natura. La bellezza delle nature morte, dai fiori alle Vanitas, che Mauro Davoli ci dona a piene mani è anche la bellezza di un cortocircuito. C’è stato un tempo in cui la fotografia aspirava a soppiantare la pittura, almeno come racconto della realtà, dal ritratto al paesaggio. Con Davoli la fotografia, per essere pienamente se stessa, è tornata a guardare alla pittura, in qualche modo si è fatta pittura. Un cortocircuito che accade e prende vita solo dallo sguardo (e dal cuore) poetico del fotografo parmense. E i due linguaggi son tornati a essere uno. Semplicemente e straordinariamente uno, nel nome dell’Arte.
Andrea Mastrovito (Casette Cinquecentesche Cassero Senese) in “Nel segno della Misericordia” interpreta e racconta le opere di misericordia attraverso l’arte del disegno, mediante un linguaggio incisivo e diretto. La mostra è la rappresentazione di un mondo appeso a un filo, che si dipana in gesti quotidiani che si fanno misericordia: fasciare le ferite, creare ponti, lanciare corde robuste. Non per legare e imprigionare, ma per liberare creando legami: legami di attenzione e di affetto che ridonano vita e speranza. Basta seguire quella linea e tutto si fa chiaro: il mondo potrà anche andare in frantumi per gli egoismi, gli odii, le ingiustizie, le guerre ma in ogni momento l’oscuro abisso della tragedia viene illuminato dal collante potente di chi ama, spera, opera con misericordia.
Il progetto prevede un altro appuntamento: sabato 15 ottobre dalle 9 alle 13.30, nella sala delle Casette Cinquecentesche si terrà il convegno “Disegnare il paesaggio”, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Grosseto e con il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Grosseto.
Il convegno si propone di analizzare il ruolo dell’architettura nel paesaggio nella consapevolezza che la cultura e la conoscenza non hanno un valore contingente ma eterno. L’architettura è nata per abitare la natura modificando l’ambiente naturale in funzione delle sue esigenze ed è così che l’architettura diventa testimone del nostro tempo.
Il programma:
9.00 – 9.30: Registrazione partecipanti
9.30 – 9.45: Saluti della Diocesi di Grosseto, dell’A.C. e degli ordini professionali
9.45 – 10.30: Leonardo Servadio “Il luogo dell’abitare è quel che chiamiamo paesaggio”
10.30 – 11.15: Marco Del Francia “Il paesaggio variabile. Lo spazio come storia in continuo mutamento”
11.45 – 12.30: Giordano Gasperoni “Un mondo di-segni. Semantica del paesaggio”
12.30 – 13.15: Giulia Anna Milesi “L’importanza dell’approccio metodologico alla professione dell’architetto”
13.15 – 13.30 : Quesiti
La partecipazione al Convegno è libera e gratuita.
Per il Convegno sono stati concessi 4 crediti professionali per gli architetti e 2 crediti professionali per i geometri. Quota iscrizione per crediti formativi € 20.00: iscrizioni e pagamento in loco.