In collegamento streaming col coro del monastero sarà possibile pregare tutta la Liturgia delle Ore. Il primo momento questa notte alle 3.30

Un “monastero in città”: in san Pietro al Corso una giornata di preghiera con le monache trappiste di Valserena

E’ senza dubbio una delle proposte della “Settimana della Bellezza” più particolari e inedite per Grosseto: un monastero nel cuore della città. L’esperienza si rende possibile per una giornata, quella di giovedì 20 ottobre, grazie alla disponibilità delle monache cistercensi della stretta osservanza del monastero di Valserena, tra i boschi e gli olivi della Val di Cecina.

Le monache hanno accettato l’invito della diocesi di Grosseto ad aiutare la nostra contemporaneità, fatta di appuntamenti fugaci, di fretta, di tempi sempre concitati e contingentati, a sperimentare la contemplazione della bellezza, per prendersi cura di sé e della propria interiorità.

E’ nata così l’idea del “monastero di città”. Dalla notte di giovedì e per l’intera giornata, nella chiesa di san Pietro al corso (corso Carducci) chi lo desidera potrà sostare in preghiera e condividere la liturgia delle ore, secondo il ritmo che scandisce la vita giornaliera della monache.

Le religiose saranno “presenti” grazie al collegamento streaming col monastero e grazie alla presenza di una monaca, suor Patrizia, che per un giorno lascerà il monastero per “abitare” Grosseto.

Durante la giornata ci saranno sempre sacerdoti disponibili per il dialogo e l’ascolto delle confessioni, così come anche suor Patrizia sarà a disposizione per colloqui.

Questi gli orari di preghiera che saranno offerti a tutti:
3.30 della notte fra mercoledì e giovedì Liturgia delle Vigilie. Le monache si alzano quando ancora il mondo dorme per affidare a Dio le fatiche, gli impegni, i doveri, le responsabilità di tutti.

6.20 saranno pregate le Lodi mattutine, mentre alle 7.15 il Vescovo celebra la Messa.

Alle 9.15 Ora Terza; alle 12.15 Ora Sesta; alle 14.30 Ora Nona.

Alle 17.15 sarà celebrato il Vespro, mentre alle 19 sarà recitata la Compieta, che chiude idealmente la giornata.

E’ un’opportunità grande quella che viene offerta, in una città che ormai da secoli non ha più una presenza di vita contemplativa, come segno capace di rieducare al valore del tempo e del “ritmo” che possiamo imprimergli, al di là di quelli che ci vengono imposti da una realtà che viaggia sempre a ritmi vorticosi.

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